Il massaggio shiatsu, come molte altre tecniche orientali, viene ancora trattato con diffidenza da molte persone, che faticano a considerarlo una vera terapia.
In realtà, la tecnica shiatsu è riconosciuta dal ministero della salute giapponese e si basa su un sapere accumulato e consolidato negli anni.
La titubanza all’approccio allo shiatsu probabilmente deriva dal modo, così lontano dal nostro, che queste culture hanno di concepire l’uomo e la realtà.
Mentre il medico occidentale basa il suo sapere sull’anatomia e una realtà fisica e concreta ben definita, il terapeuta orientale si accosta all’essere umano e alla sua salute in modo molto diverso.
Secondo la cultura giapponese, infatti, l’individuo non è altro che un concentrato di energia che si esprime nell’alternarsi di due flussi completamente opposti ma complementari: lo yin, il polo positivo, e lo yang, il polo negativo.
La malattia, viene quindi interpretata come uno scompenso che va a investire l’individuo nella sua completezza, la manifestazione di un blocco o uno squilibrio del flusso energetico che percorre tutto il nostro corpo.
I percorsi dell’energia sono chiamati meridiani e costituiscono la struttura vitale dell’organismo: ve ne sono dodici principali che corrispondono agli organi più importanti come cuore, fegato e polmoni, più otto supplementari.
Lo shiatsu consiste nell’andare a stimolare gli tsubo, i punti sulla superficie del nostro corpo che corrispondono al luogo d’intersezione con i flussi energetici, e che sono in stretta relazione con gli organi vitali.
Il trattamento si basa sul rapporto che intercorre tra livello sensoriale e non sensoriale e comporta una risposta del sistema nervoso che stimola i meridiani.
Lo shiatsu, in realtà, non è propriamente un massaggio e chiamarlo così può essere forviante, si basa piuttosto su pressioni e trazioni localizzate, intercalate da mobilizzazioni degli arti.
I movimenti sono eseguiti con gomiti, palmi e dita, preferibilmente non direttamente sulla cute.
Attraverso il tocco del terapeuta vengono tonificati i meridiani più deboli o calmati quelli iperattivi, per ripristinare l’equilibrio energetico e quindi il benessere psico-fisico della persona.
Il terapeuta ha un ruolo fondamentale, solo attraverso l’empatia e una comunicazione che va al di là della parola lo shiatsu diventa, più che una tecnica meccanica, un’esperienza spirituale di intenso coinvolgimento emotivo e profondo avvicinamento a se stessi.
I risultati sono ottimi su molte patologie dolorose e può trarne beneficio anche chi soffre di ansia, stress o depressione.