Il massaggio alla mano, e le tecniche di massaggio in generale, rappresentano un aiuto semplice e naturale alla nostra salute, da cui si può trarre immediato beneficio e che può migliorare il rapporto con il nostro corpo, insegnandoci a conoscerlo di più e ad ascoltarlo meglio.
Secondo la riflessologia, nella mano come nel piede, troviamo una mappa di zone che corrispondono scrupolosamente ad altrettante parti del nostro organismo, e che andate a stimolare sono in grado di apportare benefici a molti disturbi.
Durante il massaggio è fondamentale lo stato psico-fisico: partendo dal presupposto che tutto è vibrazione ed energia, e che il pensiero e la mente possano agire sul corpo.
E’ molto importante, perciò, l’ambiente in cui scegliamo di praticare il massaggio: è preferibile un luogo silenzioso e tranquillo, ma c’è anche chi sceglie di ascoltare musica.
La luce migliore è quella naturale, o comunque una luce non troppo intensa, ma ognuno deciderà da solo l’ambiente che più lo mette a proprio agio: l’importante è prendersi un momento da dedicare a se stessi.
Indossate possibilmente indumenti morbidi e larghi e liberatevi di lacci, bracciali, cinture, pantaloni con elastici, qualsiasi cosa, insomma, che possa intralciare la circolazione.
Prima di ricevere un massaggio sono da evitare fumo, alcol, e preferibilmente, i farmaci: queste sostanze addormentano i riflessi e rendono meno sensibili e meno ricettivi.
Il massaggio alla mano consiste in un “gioco” di pressioni e decompressioni con cadenza ritmica e regolare.
La mano che riceve il trattamento deve essere completamente rilassata per poter raccogliere meglio le stimolazioni, a questo scopo si può usare un cuscino, sopra cui verrà poggiato l’avambraccio, in modo da evitare l’indolenzimento dei muscoli.
La compressione deve essere delicata, che cioè non tiri o strofini la pelle, ma decisa e profonda.
Con il pollice vengono eseguite brevi pressioni su tutta la superficie del palmo, la frequenza e l’intensità dipenderanno soprattutto dalle sensazioni e dalle intuizioni rimandate dal massaggio stesso.
Un buon terapeuta, infatti, è in grado, attraverso l’epidermide, di colloquiare con i riflessi del corpo, e di andare a lavorare sulle zone suggerite.
Secondo la riflessologia la mano può essere divisa orizzontalmente in quattro zone: regione cervicale, toracica, addominale e pelvica (partendo dalla punta delle dita e scendendo fino al polso).
Attraverso la mano e la manipolazione di queste aree, quindi, è possibile trarre benefici per l’intero organismo.
Si possono usare anche oggetti, come mollette o il retro di una penna ma lo strumento migliore per il massaggio è senza dubbio la mano.