Perchè Mettersi a Dieta

 
Perchè Mettersi a Dieta

Sono sempre più numerose le persone che decidono di iniziare una dieta. Ma perchè?

Ci sono le più svariate motivazioni, ad esempio riuscire ad indossare di nuovo quel incantevole abito che si è sfoggiato con splendida disinvoltura qualche anno fa ad una certa occasione, oppure voler ritrovare la forma perduta sfogliando l’album delle fotografie e ripensando con nostalgia ai propri ruggenti diciotto anni, o ancora per attirare l’attenzione di qualcuno che suscita in noi particolare interesse o per il piacere di guardarsi allo specchio e sentirsi davvero bella o bello, o semplicemente per essere a proprio agio in vista della cosiddetta “prova costume” che ormai è diventata un must degli ultimi decenni, anzi un vero e proprio rito da rispettare.

Mettersi a Dieta per "piacere"

Essenzialmente per la maggior parte delle persone che decidono di mettersi a dieta, questa decisione è spinta da ragioni estetiche, ossia piacere a se stessi ma soprattutto agli altri.

Fin dall’antichità c’è stata una grande attenzione per l’armonia delle forme corporee, testimoniata ad esempio dall’istituzione e dalla grande importanza che i Ludi avevano nella cultura romana o si pensi anche al famoso detto latino “mens sana in corpore sano” o ancora alla cosiddetta “proporzione divina” (indicata con la lettera greca phi, proporzione che mantiene sempre fisso il rapporto divino di 1,618) che veniva adoperata dagli antichi in architettura ma anche nella realizzazione di statue ritraenti corpi muscolosi e possenti dall’estetica estremamente armoniosa ed accattivante.

L’attenzione per il proprio corpo si è perpetuata nel tempo fino ad oggi anzi nella nostra società in cui purtroppo spesso conta più “l’apparire che l’essere”, quella che si dovrebbe vivere come serena cura della propria persona troppo spesso si tramuta in vera ossessione quasi maniacale.

Dieta e modelli estetici dei mezzi di comunicazione

Rispetto a qualche decennio fa sono cambiati notevolmente i canoni estetici e gli stili di vita.
Se negli anni ’50 era apprezzata la ragazza dalle linee tondeggianti, oggi è di rigore la taglia 42 o le classiche misure da top model: 90 - 60 - 90.
Siamo in continuazione bombardati da immagini di donne ed uomini dalla bellezza statuaria, divina, distanti anni luce dalla realtà frenetica e caotica di tutti i giorni in cui si conduce una vita sedentaria e si è soggetti ad un’alimentazione sregolata.

Nella breve pausa-pranzo si finisce per pranzare troppo spesso o con un misero panino o da Mc Donald’s, il peccaminoso “tempio del gusto” dove in un solo pasto si rischia di fagocitare migliaia di calorie senza rendersene minimamente conto.
Ma il vero trauma si consuma all’uscita quando la propria vista è attirata da un immenso cartellone pubblicitario che ritrae una splendida modella o modello che fanno sfoggio di corpi mozzafiato, messi in mostra per pubblicizzare qualsiasi prodotto o evento e allora è proprio in questi momenti che scattano mostruosi sensi di colpa e si dichiara guerra a grassi e calorie, urlando rabbiosamente dentro di sé: “Da domani sono a dieta!”

 
 
 
 
 
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