Uno sguardo super partes alla dieta vegetariana.
Per evitare sia gli estremismi di chi santifica questa scelta alimentare all’eccesso, sia il disfattismo cieco dei detrattori.
La dieta vegetariana ebbe origine da studi antropologici che sottolineavano le affinità della struttura umana con quella degli erbivori.
Un’alimentazione basata sulla carne inquina molto di più che una vegetariana. Con le previsioni di crescita demografica a livello mondiale il quadro si fa allarmante.
Cibi biologici e provenienti da commercio equo e solidale sono la scelta perfetta per ogni vegetariano.
Lo scontro tra favorevoli e contrari alla dieta vegetariana è aspro e acceso. La verità tuttavia sta nel mezzo, e non vi sono particolari motivi né per santificarla né per demonizzarla.
Essere vegetariani avvicina alla natura e permette di riscoprire alimenti comuni per i nostri nonni, ma oggi quasi dimenticati.
La frutta secca è un alimento quasi essenziale per un vegetariano. Permette infatti di apportare numerosi nutrienti fondamentali per chi non mangia carne.
Il buon vegetariano deve attentamente verificare i livelli di assunzione di tutti i nutrienti essenziali. Per supplire agli alimenti di origine animale la via più coerente è ricorrere ad alimenti completamente naturali, dei veri e propri integratori.
Una dieta vegetariana ben fatta non presenta carenze alimentari. Purtroppo però ciò non sempre accade, e si finisce per correre rischi inutili.