Per qualsiasi donna il tema del proprio peso è un tema delicato, che ha un immediato riflesso psicologico perché la bellezza è spesso sinonimo di magrezza e capita che il peso possa diventare una delle ragioni per le quali una donna fatica ad accettare il proprio corpo.
Il peso non è dettato unicamente dalla dieta alimentare e dallo stile di vita, ma anche dagli ormoni, innanzi tutto gli estrogeni.
Prodotti dalle ovaie, gli estrogeni attivano ed influenzano la formazione del tessuto adiposo (grasso), che nelle donne si concentra generalmente nei glutei e nelle cosce.
A livello biologico gli ormoni sono importanti perché a loro è affidato il mantenimento delle riserve lipidiche.
Certamente l’eccesso di peso è utile alla donna in stato di gravidanza o nella fase dell’allattamento allorquando il bisogno energetico supera il livelli di norma, e si utilizzano spesso le riserve di grasso.
Gli estrogeni hanno tuttavia alcune controindicazioni.
Sono infatti i principali responsabili della ritenzione idrosalina, la cui manifestazione più comune è una sensazione di gonfiore che interessa in genere i vasi sanguigni delle gambe.
Attenzione, quindi, a un’eccessiva quantità di estrogeni in circolo, siano essi di origine ovarica o prescritti dal medico (pillole anticoncezionali o terapie di supporto alla menopausa): grasso in accumulo e ritenzione idrica, più comunemente nota come cellulite, sono il rischio in cui è più facile incorrere.
Le ovaie producono anche un altro ormone responsabile del peso: il progesterone, tipico ormone maschile, che ha il compito di controbilanciare gli effetti degli estrogeni.
Molte donne si stupiscono quando acquisiscono la consapevolezza di produrre una pur piccola quantità di ormoni maschili.
In Italia non è consuetudine, ma all’estero può accadere, che i medici prescrivano alle donne ormoni maschili, da cui dipende la libido, quando queste lamentano un calo del desiderio.
In Italia la prescrizione ormonale si verifica assai di rado in quanto si ritiene di non padroneggiare gli effetti collaterali.
Infine anche gli ormoni prodotti dalla tiroide, se scarsi, portano ad un considerevole aumento di peso.
Quindi la donna è soggetta per tutta la vita ad una continua fluttuazione ormonale - il ciclo mestruale, le gravidanze, la menopausa - tale per cui, anche a fronte di un’alimentazione completa ed equilibrata, può nel tempo tendere ad ingrassare.
Il corpo di una donna si compone normalmente di 20-25% di grasso e di 20-25% di muscoli e liquidi (il restante sono organi e scheletro).
Tale equilibrio è costantemente governato proprio dagli ormoni sessuali femminili che interagiscono con l’organismo e decretano accumuli o perdite di peso, anche improvvise a causa di disfunzioni (che colpiscono più spesso le donne degli uomini).
Per perdere un chilo di grasso o un litro di acqua bisogna seguire strategie differenti.
Per il primo bisogna fare più attività fisica, allo scopo di bruciare energie; per perdere i liquidi invece bisogna agire sugli ormoni e sull’alimentazione (esistono cibi drenanti e cibi che facilitano la ritenzione idrica).