La menopausa – ossia il momento in cui le ovaie cessano di produrre l’ovulazione mensile – è una fase fisiologica della vita delle donne, quindi un periodo assolutamente normale e non un tabù, come per anni è stato considerato.
Nella menopausa lo squilibrio è causato proprio dall’interruzione delle attività delle ovaie, che smettendo di produrre, insieme con l’ovulo, molti ormoni, fanno sì che cessi anche il ciclo mestruale.
Mediamente in Italia le donne entrano in menopausa intorno ai 52 anni; tuttavia è considerato normale che si manifesti in uno spazio temporale compreso tra i 45 e i 55 anni.
Un ciclo irregolare è avviso inequivocabile di inizio menopausa.
Altra importante conseguenza del nuovo stato sono le cosiddette vampate di calore (o caldane): un’improvvisa sensazione di caldo a livello di viso, collo e addome accompagnata da un’abbondante sudorazione e da un vistoso arrossamento.
La diminuita produzione di ormoni ovarici a seguito della menopausa determina altre variazioni derivate.
Essa causa infatti sbalzi d'umore, ansietà, insonnia, scarsa concentrazione e depressione.
Ma la menopausa porta anche cambiamenti di tipo fisico: sia l'utero sia le ovaie, a causa della minor produzione di ormoni, diminuiscono il loro volume atrofizzandosi.
Anche i tessuti vaginali e dell'apparato urinario vanno incontro ad atrofizzazione, con conseguente maggior facilità alle infezioni, con cistiti ricorrenti e secchezza delle mucose, che può comportare difficoltà nei rapporti sessuali; tuttavia questi fenomeni col tempo in parte regrediscono e si normalizzano.
Anche la ghiandola mammaria logicamente risente della mancanza di ormoni, infatti perde volume e turgore con aumento del tessuto adiposo che sostituisce quello ghiandolare.
La pelle subisce durante la menopausa una perdita di elasticità e freschezza, per via della riduzione del tessuto di sostegno, il collagene, che risente maggiormente della carenza di estrogeni; tuttavia l'invecchiamento della pelle è un fenomeno molto soggettivo e si manifesta in misura molto diversa da donna a donna.
L’apparato urinario, la ghiandola mammaria, la pelle subiscono ugualmente la menopausa alterandosi in volume ed elasticità.
Nonostante la varietà delle possibili mutazioni del corpo, il timore più grande per le donne che arrivano in menopausa rimane quello di prendere chili in eccesso, oltre ad imbattersi in pericolose forme tumorali.
Ciò che le donne sembrano non accettare è che l’aumento di peso dipende dallo squilibrio ormonale, ma anche dal normale invecchiamento dell’organismo che cambia il metabolismo diventando più lento.
Quello che dovrebbe conseguirne è proprio un minor apporto calorico nella dieta quotidiana; questo però non sempre accade.
Giunti ad una certa età, infatti, a prescindere dalla menopausa, sarebbe opportuno modificare l’alimentazione: negli anni il consumo delle calorie diminuisce e quelle residue, non venendo smaltite, rimangono in forma di accumuli di grasso.
Non è da sottovalutare che l’aumento di peso in menopausa deriva anche dal fatto che il cibo è utilizzato anche con una funzione consolatoria per via degli sbalzi d’umore.
Oltre a questo con l’avanzare degli anni il tempo dedicato all’attività fisica diminuisce sempre di più e ciò contribuisce senza dubbio all’aumento di peso.
Studi recenti hanno dimostrato che l'aumento di peso in menopausa non è tanto determinato dai nuovi equilibri ormonali, ma quanto da un mutato stile di vita più sedentario e meno attivo. La soluzione quindi appare semplice: un bel corso in palestra e nessun aumento di peso.