Anche senza l’obiettivo di raggiungere la beatitudine del samadi, ovvero l’ultimo stadio della Ashtanga Yoga, chi decide di divenire adepto di questa disciplina sportiva sui generis dovrà partire da una disposizione d’animo, prima ancora che da una preparazione fisica.
La base dello Yoga è il suo fondamento etico che indica la via per raggiungere una condotta esemplare ed in armonia con il resto delle cose.
Sono le yamas e le niyamas, i comandamenti dello Yoga, a dirigere il comportamento preliminare ad ogni successivo esercizio.
Cuore della moralità Yoga è il principio della non violenza.
Essa non deve essere rivolta né a se stessi, ad esempio sottoponendosi ad eccessi di stress sia fisici sia fisiologici, né verso gli altri.
Neppure rispetto alle cose animate o inanimate che ci circondano si deve adottare un comportamento violento e distruttivo sostituendolo con una tensione pacifica volta alla ricomposizione di ogni conflitto per ristabilire l’armonia dell’universo.
Imparare a contrastare la violenza aiuta a risolvere molti problemi e a preparare la mente ad intessere con il corpo un dialogo fondato sugli stessi principi.
Buddha, figura di riferimento per tutti i fachiri, ossia i santi dello Yoga, dichiarava che l’odio avrebbe trascinato con sé unicamente altro odio e che la sola via di uscita al dolore dell’uomo era l’amore nella sua forma dell’abbandono di ogni violenza.
È evidente quanto una verità ancestrale, come ancestrale è la violenza dell’uomo sull’uomo (riassunta nel noto adagio dell’homo homini lupus), possa essere impiegata e compresa in tempi e luoghi lontanissimi.
Lo Yoga è una disciplina che dispensa i propri benefici morali a chi è chiamato a ricomporre una frattura profonda con se stesso e con la società, come ad esempio quanti scontano una pena carceraria.
Un progetto pilota avviato dalla fine degli anni ‘70 negli Stati Uniti d’America ha coinvolto migliaia di detenuti, spesso provenienti da ambienti famigliari improntati alla violenza individuale e sociale, avviandoli alla pratica dello Yoga, con buoni successi.
Il primo passo per ridare un senso alla propria vita poteva essere riconosciuto nel condividere i comandamenti dello Yoga a partire proprio dal principio della non violenza.